Sono stati oltre 2.000 gli studenti ( tra cui cinque classi del Montani) che a Grottammare, nella mattina del 21 Marzo scorso, hanno partecipato alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera.
A colpire i più giovani sono state soprattutto le parola della zia di Attilio Romanò, imprenditore ucciso nel 2005 dalla Camorra. “Una donna molto determinata, che oggi vive nelle Marche ed è responsabile di Libera comunicazione. Ha detto chiaramente quello che noi cerchiamo di trasmettere ai ragazzi, e cioè che la Mafia rappresenta il nostro disimpegno e la nostra superficialità e che quando non c’è un atteggiamento civile la stessa Mafia attecchisce, provando danni devastanti, in termini economici, di legalità ma soprattutto culturali”.